Scegliere il percorso

Naturalmente la scelta di un percorso piuttosto che un altro dipende da molti fattori soggettivi, tra cui quello, fondamentale, che ciascuno probabilmente ama andare per sentieri che non ha già visto altre volte. Quindi è piuttosto difficile dare indicazioni aventi valore universale. Il punto principale è evitare di mettersi in situazioni di pericolo o di disagio, perché certamente l'obiettivo che ognuno ha è quello di fare una camminata piacevole, magari un po' faticosa, ma comunque che porti relax e soddisfazione, non stress e frustrazione. Scegliendo il percorso, conviene allora tener conto dei seguenti fattori.

Le proprie forze. Scegliere percorsi sempre adatti alla propria capacità di resistere alla fatica. Per tutti i percorsi indicati in questa guida è indicata la lunghezza, il dislivello, il tempo di percorrenza tipico in entrambe le direzioni, e questi dati forniscono un'indicazione di massima delle energie richieste per effettuarli. Anche se vengono effettuati a piedi, può essere conveniente consultare la sezione mountain bike, perché sono disponibili delle carte tematiche che consentono, con una sola occhiata, di distinguere i tratti meno faticosi da quelli più faticosi. Infatti su quelle carte i segmenti più larghi e di colore più intenso rappresentano i tratti meno faticosi, cioè con minore pendenza e con fondo più battuto, mentre i tratti più sottili e di colore più tenue rappresentano i tratti più faticosi, cioè con maggiore pendenza e con fondo meno battuto. Naturalmente il medesimo tratto è meno faticoso in discesa che in salita, e quindi nella scelta del percorso va tenuto conto anche di questo. Non dimenticare infine che le proprie forze dipendono anche dall'equipaggiamento: freddo o caldo eccessivo, disidratazione, o, più banalmente, le vesciche ai piedi, sottraggono forze. Vedere la sezione avvertenze - i pericoli e abbigliamento e attrezzature per evitare problemi di questo tipo.

Il meteo. In montagna il tempo può cambiare rapidamente. E' bene, prima di partire, consultare le previsioni meteorologiche, ma occorre anche tenere conto che la montagna implica una variabilità molto maggiore delle località di pianura, quindi le previsioni vanno considerate attendibili fino ad un certo punto. Anche in piena estate, con bel tempo stabile ovunque, un temporale pomeridiano in montagna può sempre svilupparsi. Alle quote considerate in questa guida (tra i 1400 e 1800 metri di altitudine) la temperatura è tipicamente di 10 - 13 gradi più bassa che al livello del mare, e il vento teso può portare ad una temperatura percepita molto più bassa ancora. Non esitare ad abbandonare il programma di marcia e rientrare se il tempo peggiora rapidamente e l'equipaggiamento si dimostra inadeguato per le condizioni trovate. In pochi minuti la nebbia può ridurre la visibilità a qualche decina di metri o anche meno, e anche il sentiero più semplice ed evidente può porre problemi di orientamento.

La luce. Specialmente in inverno, quando le giornate sono più brevi, tenere conto delle ore di luce se non si vuole essere sorpresi dal buio. Controllare su un almanacco le ore in cui il sole sorge e tramonta. In condizioni di tempo buono c'è luce circa mezzora prima del sorgere del sole fino a circa mezzora dopo il tramonto. Con il cielo coperto questo intervallo si assottiglia.  Applicare un buon margine di sicurezza ai tempi di percorrenza se non si è equipaggiati almeno con una torcia elettrica. Di notte, se non c'è luce lunare, nei tratti in valle più riparati il buio può essere veramente pesto, e i problemi di orientamento diventano analoghi alle peggiori situazioni di nebbia.

I punti di ristoro. Tutta la zona compresa in questa guida è quasi priva di sorgenti naturali: si tratta di montagne calcaree, molto permeabili, per cui l'acqua prodotta dalle piogge e dallo sciogliersi delle nevi filtra all'interno della montagna e va ad alimentare le sorgenti che si trovano a quote molto più basse. L'unica fonte perenne esistente è la Fonte della Fossagliola, detta anche Fonte degli Scifi, alle pendici di Monte Autore. A parte questa fonte, gli unici punti dove è possibile rifornirsi d'acqua e di altri generi di conforto sono gli esercizi commerciali delle località residenziali e turistiche: Campaegli, Campo dell'Osso, Livata, S.S. Trinità. Nello scegliere un percorso, specialmente in estate quando il fabbisogno d'acqua è maggiore, tenere presente la possibilità di usufruire di qualcuno di questi punti di ristoro.