Tre Confini - Fondo dell'Autore - Sella "Le Vedute"

 
Lunghezza (km)
Tempo di percorrenza (minuti)
Dislivello in salita (m)
Dislivello in discesa (m)
6.3
130 (direz. opposta 105)
390
70
Carta del parco: sentiero non presente.

Il Fondo dell'Autore è una bella zona, ondulata e boscosa, che si trova in prossimità della cresta che divide Valle Maiura da Cannavacciari, lungo la quale passa il confine tra il comune di Subiaco e quello di Camerata Nuova. Essa pone però qualche problema di orientamento, perché la segnaletica, anche forestale, è quasi del tutto assente, e le ondulazioni rendono l'orografia complessa e priva di riferimenti evidenti.
Questo percorso costituisce un'alternativa a quello che unisce i Tre Confini alla sella "Le Vedute" risalendo Valle Maiura. Mentre quest'ultimo è quasi interamente su strada sterrata, quello qui descritto,  è assai più selvaggio, poiché si porta più rapidamente in quota e si svolge per la maggior parte nel fitto della faggeta. E' possibile qualche problema di orientamento nella parte tra Cannavacciari ed il Fondo dell'Autore, per la totale assenza di segnaletica.

Dai Tre Confini (4648A) imboccare la strada sterrata che parte, in leggera salita, in direzione SE, in direzione di Campobuffone e Valle Maiura. Dopo poche decine di metri (4647F) si stacca a SX (E) una valle laterale, assolata. Seguire questa valle, in leggera salita, percorrendone il fondo (non ci sono segnalazioni). La valle piega a SX (NE), e dopo poche centinaia di metri, termina entrando nel bosco, su una piccola sella a sinistra di alcune rocce. Qui (4648G) si incontrano i primi segni gialli, su due alberi marcati con i numeri "51" e "52". Scendere al di là della selletta, seguendo i segni gialli. Il sentiero procede gradevolmente nel bosco, in leggero saliscendi, e, dopo aver superato un punto dove convergono più segnalazioni forestali (alberi con segni gialli, numeri "50", "51", e "52"), sbocca su una radura, dove compaiono anche segni orizzontali rossi. Qui (4748A - 1.2 km, 20 minuti) si incrocia il sentiero che collega il sentiero principale Tre Confini-Camposecco a Cannavacciari e quindi alla Valle di Monte Autore. Precisamente, a SX (O) segni gialli e segni rossi orizzontali indicano la valle che scende verso il sentiero principale che collega i Tre Confini a Camposecco, mentre a DX (E) la stessa valle prosegue e sale verso Cannavacciari.
Imboccare appunto la valle principale in direzione E (DX), in salita, ma attenzione: i segni gialli spariscono per un paio di centinaia di metri, perché seguono un percorso innaturale. Essi infatti vanno prima a N affiancandosi ai segni orizzontali rossi che vanno verso la Valle di Monte Autore, fino a raggiungere un'altra piccola radura (4748B), dove si dividono: da una parte proseguono verso la parte bassa della Valle di Monte Autore, mentre dall'altra girano nettamente a DX (SE) per ritornare sulla valle principale, dove giungono (4748C) dopo aver scavalcato un piccolo rilievo. Dunque è anche possibile quest'ultimo tracciato segnato in giallo, ma il percorso lungo la valle è più diretto, anche se privo di segnalazioni per un breve tratto.
Continuare quindi a seguire la valle, sempre indicata da segni gialli, e ignorando altre diramazioni laterali legate alle segnalazioni forestali. Dopo un breve tratto di salita più ripida, la valle termina raggiungendo una sella nella zona detta Cannavacciari (4847A - 2.8 km, 65 minuti, numero "27" in giallo su un albero).
Da questa sella, verso DX (S), parte una crestina che si dirige verso la cresta principale che divide Valle Maiura da Cannavacciari. Questa è la direzione da seguire, ma piuttosto che arrampicarsi sulla crestina (rocciosa, passaggio non agevole) conviene seguire un percorso non segnato (labili tracce di calpestio), un po' ripido in un breve tratto, che dalla sella parte alle spalle dell'albero con il numero "27", e cammina parallelamente a SX rispetto alla crestina, fino a raggiungere la cresta principale in corrispondenza di un'ampia sella (4847C).
Raggiunta la cresta principale, seguirla in direzione SE. Un sentiero non segnato, ma via via più visibile come calpestio, segue la cresta con andamento quasi pianeggiante, allontanandosi da essa di poche decine di metri verso DX quando si tratta di aggirare qualche punto in cui la cresta risale. Si raggiunge un'altra piccola sella (4847D) dove a DX si dirama, non segnato e poco evidente (calpestio) il sentiero che scende verso Valle Maiura, da ignorare.
Questo stesso punto si può raggiungere, dalla sella dove è presente l'albero con il numero "27", con un percorso alternativo, che forse è migliore ai fini dell'orientamento solo nella direzione opposta. Il percorso alternativo è il seguente. Scendere al di là della sella dove è presente l'albero con il numero "27". Ci si affaccia su una lunga depressione del terreno, dove il bosco è pressoché assente. Proseguire in direzione SE, costeggiando la depressione a sinistra (N) di essa, fino a raggiungere l'estremità opposta della depressione stessa. In questo punto (4847B) si ritrovano i segni gialli (numero "29" su un albero). Continuare a costeggiare la depressione fino a raggiungere l'estremità SE di essa. Qui un sentierino, non segnato e appena visibile come calpestio sul terreno, entra nel bosco e risale il pendio in direzione SE, fino a raggiungere la cresta principale in corrispondenza della piccola sella già menzionata (4847D).
Proseguire ora seguendo sempre il sentiero in prossimità della cresta, che riprende a salire leggermente. Dopo un'altra piccola sella si incontrano finalmente delle segnalazioni forestali rosse (numeri "63" e "65" su due alberi a breve distanza l'uno dall'altro) e svariate segnalazioni blu alquanto caotiche. In questo punto (4946B - 4.3 km, 95 minuti) si dirama verso DX (SO), segnalato in rosso, un altro sentiero che scende verso Valle Maiura, da ignorare anch'esso. Continuare invece a seguire la cresta, tenendosi generalmente un po' a destra di essa per un passaggio più agevole (segni rossi e blu, non sempre coincidenti esattamente con il percorso, ma qui la cresta è abbastanza evidente), ignorando le varie segnalazioni che scendono a DX. Si attraversa una piccola radura, e poi, sempre tenendosi leggermente a DX della cresta, ci si affaccia nel punto più alto di Campominio, dove il bosco è assente e si vede chiaramente più in basso la strada sterrata che collega Campo dell'Osso a Campominio e alla Sella "Le Vedute". Tra il punto dove ci si affaccia e la strada è ben visibile una curiosa costruzione (stazione di montagna per ricerche scientifiche).
Scendere alla strada tagliando il pendio in diagonale, in direzione NE. Raggiunta la strada (5046A), seguirla nella stessa direzione, prima in leggera salita e poi in leggera discesa. Dopo questo breve tratto in discesa la strada compie una netta svolta a SX, in corrispondenza di un ponticello: questo ponticello scavalca la Valle di Monte Autore nel suo tratto iniziale, e proprio in questo punto (5146B) c'è a SX il bivio con il sentiero che percorre la Valle di Monte Autore fino a Camposecco. Ignorare il bivio e proseguire lungo la strada, che in breve raggiunge il piazzale sulla sella denominata "Le Vedute" (5146A).

Nella direzione opposta, dal piazzale prendere la strada sterrata che scende in direzione SO. Al primo ponticello, ignorare il bivio a DX (sentiero che va verso Camposecco), e proseguire lungo la strada. Dopo qualche centinaio di metri la strada esce dal bosco e si affaccia sul pianoro di Campominio. Appena usciti dal bosco (5046A) lasciare la strada ed iniziare a salire in diagonale il pendio a DX (NO), puntando verso la cresta in alto, dove ricomincia la faggeta, al di sopra di una curiosa costruzione (stazione montagna per ricerche scientifiche). Raggiunta la cresta, seguirla in direzione Ovest, tenendosi generalmente un po' a SX della cresta per un passaggio più agevole. Si attraversa una piccola radura e si incontrano segni rossi e blu (questi ultimi un po' caotici), non sempre coincidenti esattamente con il percorso, ma qui la cresta è abbastanza evidente. Occorre invece prestare attenzione quando si raggiunge il punto (4946B) dove si trovano, a breve distanza l'uno dall'altro, due alberi con i numeri rossi "63" e "65". Qui i segni rossi piegano a SX (O), su una crestina secondaria che poi porta a scendere verso Valle Maiura, e vanno perciò ignorati. Occorre invece continuare a seguire la cresta principale, che piega più a DX (NO), senza segnalazioni di alcun tipo (tracce di calpestio).
Seguendo la cresta si raggiunge una piccola sella (4847D) dove sono possibili due alternative. Quella forse più sicura a fini dell'orientamento è di individuare un sentierino non segnato, ma abbastanza visibile come calpestio, che lascia la cresta e scende in direzione NO, dove esce dal bosco affacciandosi in un'ampia depressione del terreno. Costeggiare tutta la depressione fino a raggiungere la sua estremità Est, dove è una sella (4847A) al di là della quale si trovano segni forestali gialli (albero con numero "27"). La seconda alternativa è di proseguire ancora un po' lungo la cresta principale, fino a raggiungere un'ampia sella (4847C). Qui lasciare la cresta principale piegando a DX (NO), camminando parallelamente ad una crestina secondaria che porta all'estremità Est della depressione di cui sopra, e dunque alla sella dove si trova l'albero con il numero "27".
Da qui, seguire la valle che scende in direzione Ovest, seguendo i segni gialli, e ignorando qualche altra segnalazione forestale che si dirama lateralmente. Fare attenzione in un punto (4748C) dove le segnalazioni gialle lasciano momentaneamente la valle per ritornarvi poco più in basso, in corrispondenza di una radura (4748A): conviene continuare a seguire la valle, anche se per un paio di centinaia di metri non ci sono segnalazioni.
Raggiunta la radura, lasciare la valle principale piegando nettamente a SX  (SO - ignorare i segni gialli e rossi che scendono nella valle principale) seguendo i segni gialli che passano attraverso un gruppo di alberi indicati con i numeri "50", "51", e "52". Con gradevole percorso a saliscendi si raggiunge una piccola sella, dove i segni gialli terminano su due alberi marcati con i numeri "51" e "52". Scendere la di là della sella e seguire il fondo del valloncello assolato che inizia da essa e procede in direzione SO. Nel tratto finale il valloncello piega a DX (O) e sbocca sulla strada sterrata che collega Campobuffone e Valle Maiura ai Tre Confini, che si raggiungono seguendo la strada in direzione NO, in leggera discesa, per poche decine di metri.