Campaegli - Campaegli (sentiero del maneggio)

 
Lunghezza (km)
Tempo di percorrenza (minuti)
Dislivello in salita (m)
Dislivello in discesa (m)
4.4
75 (direz. opposta 70)
70
70
Carta del parco: porzione del sentiero 663 nelle vicinanze di Campaegli.

Facilissimo sentiero ad anello, con partenza e arrivo a Campaegli, che tocca il pianoro di Campaegli vero e proprio, dominato da Monte Pelato e Monte Calvo. Il tragitto di ritorno è un po' assolato. Il percorso può essere addirittura abbreviato (v. testo), diventando una corta passeggiata. Nella zona compresa tra l'abitato di Campaegli ed il pianoro esistono inoltre numerose altre tracce di sentiero, ampiamente battute dal passaggio dei cavalli, che costituiscono ulteriori valide alternative.

Dal Piazzale dell'Amicizia di Campaegli (4348A) seguire Viale di Castellamato in direzione SE per poche decine di metri, fino al punto in cui la strada curva decisamente a DX in corrispondenza del bivio (4348B) da cui parte la strada sterrata per Livata, la quale prosegue in direzione SE. Da questo stesso punto, ma con direzione E anziché SE, parte il sentiero che passa accanto alle stalle, e che il passaggio frequente dei cavalli rende molto battuto.
Prendere questo sentiero. Dopo poche decine di metri (4348D) si dirama a SX (N) una piccola valle, da ignorare (da qui parte il sentiero che sale a Monte Pelato). Proseguire invece dritti, seguendo il sentiero abbondantemente battuto. Si supera un piccolo dosso, oltre il quale le tracce si biforcano. Seguire la traccia di sinistra, che costeggia il punto in cui la montagna inizia a salire più ripidamente (ci sono un paio di piccoli cippi di cemento lungo il percorso), ed entra nel bosco. Poco dopo essere entrato nel bosco (4448A - 0.9 km, 15 minuti, segni gialli e rossi su alcune pietre) il sentiero confluisce su una strada sterrata. Girando qui a DX (S), è possibile abbreviare il percorso riducendolo ad una corta passeggiata, giacché la strada sterrata porta in breve alla strada Campaegli - Livata (4348C - bivio poco evidente nella direzione opposta perché la strada diventa meno battuta), e da qui si può ritornare velocemente a Campaegli. Girando invece a SX (NE), il sentiero prosegue come strada sterrata, che piega verso Est, attraversa una radura, dove è un altro cippo di cemento segnato in giallo, e rientra nel bosco.
La strada inizia a salire dolcemente seguendo un valloncello, sempre affiancata da cippi di cemento (alcuni divelti), sfiora alcune radure, e termina in una sorta di conca  (4448D), circondata da piccoli rilievi in tutte le direzioni diverse da quella di provenienza. Qui si incontrano alcune segnalazioni forestali blu (alberi con numeri "10", "11", e "15") e gialle, da ignorare. Piegare nettamente a DX (S), seguendo tracce di passaggio abbastanza evidenti, che portano a scavalcare i rilievi in un punto in cui essi sono più bassi. Subito ci si affaccia su un'altra radura, che si attraversa in direzione SO (segno giallo su una pietra), dopo la quale il sentiero, scavalcata un'altra piccola cresta, inizia a scendere, sempre affiancato da cippi di cemento. Proseguendo in direzione SO, sempre in discesa, si esce dal bosco e ci si affaccia sul pianoro di Campaegli, fino a raggiungere la strada sterrata Campaegli - Campobuffone che lo attraversa da Ovest a Est.
In questo punto (4447C - 2.2 km, 40 minuti, cippo di cemento vicinissimo alla strada) girare a DX (O) e seguire la strada sterrata. Dopo poche centinaia di metri la strada confluisce sulla strada sterrata Campaegli - Livata (4447A), seguendo la quale, prima in direzione O e poi NO, si ritorna a Campaegli.

Nella direzione opposta, dal Piazzale dell'Amicizia di Campaegli seguire Viale di Castellamato in direzione SE per poche decine di metri, fino al punto in cui la strada curva decisamente a DX in corrispondenza del bivio da cui parte la strada sterrata per Livata, la quale prosegue in direzione SE (dallo stesso punto, ma con direzione E anziché SE, parte il medesimo sentiero nella direzione precedentemente descritta). Seguire la strada per Livata (un bivio poco visibile riporta in direzione NE verso il maneggio, e consente di ridurre il percorso ad una brevissima passeggiata) fino al punto dove, dopo una breve discesa, la strada entra nel pianoro di Campaegli vero e proprio. Qui occorre lasciare la strada più marcata (che piega nettamente a DX e prosegue per Livata), per seguire la strada, più dissestata, che attraversa tutto il pianoro in direzione Est. Ad un certo punto (4447C), nella parte centrale del pianoro, un cippo di cemento a pochi metri dalla strada indica il punto in cui bisogna lasciare la strada e girare a SX (NE). Seguendo altri cippi di cemento si entra nel bosco (ignorare, entrando nel bosco, la stradina che sale in direzione NO), e si sale, abbastanza ripidamente, fino a raggiungere una radura. Attraversare questa radura, sempre in direzione NE, e, scavalcando alcune rocce, si scende a raggiungere l'inizio di un valloncello che si dirige verso SX (NO - cippo di cemento pochi metri dopo l'inizio). Seguire questo valloncello, il cui fondo è assai battuto (quasi una strada sterrata), sempre affiancato da cippi di cemento (alcuni divelti). Si sfiorano alcune radure, nell'ultima delle quali c'è un cippo di cemento segnato in giallo. Appena usciti da questa radura, si trovano due pietre, segnate una in giallo e l'altra in rosso. Qui  (4448A) conviene lasciare la strada, ora più marcata, e girare e DX (E), costeggiando il punto in cui la montagna inizia a salire più ripidamente (vi sono ancora un paio di cippi di cemento lungo il percorso). Si scavalca un piccolo dosso, e, seguendo tracce di passaggio molto evidenti, si torna a Campaegli passando accanto alle stalle.